Araldo della Bassa

mercoledì 6 ottobre 2010

Archeologia


Eccezionale scoperta a Santarcangelo di Romagna: in una antica fossa utilizzata per la stagionatura, è stato ritrovato un esercito di oltre 200 soldati di formaggio secco. In modo assolutamente casuale sono state portate alla luce le prime statue dalla cantina di un noto locale della zona, successivamente uno scavo condotto da illustri scienziati ha portato al ritrovamento di un autentico tesoro. Si tratterebbe dell’ esercito posto a guardia del mausoleo di uno dei duchi della signoria dei Malatesta. Secondo i primi studi, l’ esercito iniziò ad essere stagionato dopo il ritorno dei fratelli Polo dalla Cina e i loro primi racconti circa l’esistenza – già allora leggenda - dell’ esercito di terracotta di Xi’ an. Purtroppo sono già stati segnalati i primi vandali: nelle notti dello scorso fine settimana sono state sorprese due cuoche ed un aiuto cameriere mentre grattugiavano un braccio ed una gamba di due cavalieri. I carabinieri e la Guardia di Finanza attendono con apprensione l’inizio della sagra del cappelletto durante la quale saranno raddoppiati i turni di guardia al sito archeologico.
Per dovere di cronaca e per fugare tutti i dubbi circa la futura presenza del noto illustratore che ci segue fin dai primi numeri, pubblichiamo il carteggio tra la redazione e quest’ ultimo. Non temete, all’interno del grande gruppo di lavoro dell’Araldo non esiste nessuna frattura !!

From: xxxxxTo: araldodellabassa@hotmail.itSubject: RE: numero 2-2009Date: Mon, 7 Sep 2009 09:23:52 Cara Redazione,con immenso dispiacere ho letto la nota riportata nell'ultimo numero dell'araldo, relativa alla mancata realizzazione dei disegni da parte dell'illustratore. In quelle poche righe, oltre ad un banale richiamo al mio compito,alle calunnie e ad insulti a vari miei famigliari, traspare un certo astio nei miei confronti. Sommato alle numerose critiche ricevute pure dall'albo degli infermieri verrebbe da pensare a un mio ritiro dai compiti presi; invece no.Entro le 4:35 di domani mattina avrete i due disegni richiesti.Saluti,A.D.L

From: araldodellabassa@hotmail.itTo: xxxxxSubject: RE: numero 2-2009Date: Mon, 7 Sep 2009 21:14:52 E' con enorme piacere che prendiamo nota del Suo immutato attaccamento al dovere. E' evidente che il rispetto della parola data circa l'imminente arrivo delle vignette richieste non deve andare ad intaccare la qualità delle medesime. (in due parole non faccia disegni del cazzo).Con ossequi la Redazione al completo Le porge i migliori saluti e un gradito Bentornato! La Redazione

From: xxxxxTo: araldodellabassa@hotmail.itSubject: RE: numero 2-2009Date: Mon, 7 Sep 2009 21:15:38 Ricordo che non me ne sono mai andato e che la vacanza al Conero di cui si è tanto parlato non è stata altro che: 2 giorni passati in luoghi con dei caldi allucinanti e lo " stare al mare", più che relax, era diventata una sfida con me stesso dato le temperature imbarazzanti. Dopo questa breve e-mail riprendo il disegno del bunker ospizio ricordando alla redazione e al comitato infermieri Ravenna, che non ho ancora visto una lira.Buona Notte.

lunedì 6 settembre 2010

L’angolo delle recensioni

Evitiamo i reality e godiamoci una buona lettura.


MIGHEL SOUSA TAVARES : EQUATORE

Una storia degna d’un romanzo d’appendice di inizio secolo e difatti tuttal’azione si svolge nella colonia portoghese delle isile San Tome e principe. Il protagonista vive con trasporto il decadimento della società colonialista prima con l’entusiasmo per l’avventura poi con la presa di coscienza della realtà così distante dagli ideali professati. Affresco quasi storico sulle condizioni assolutamente miserabili di qualsiasi colonia europea ad inizio secolo.
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato malgrado la mole – l’ultima pagina porta il numero 492 – e cercando di farlo sentendosi addosso la marsina da governatore coloniale.


JAMES HILTON – ORIZZONTE PERDUTO


Da questo libro nel 1937 Frank capra trasse un film diventato celebre con il titolo di Shangri-La , poi riportato al nome originale. Si potrebbe definire un inno all’utopia, la vita di uno sperduto monastero tibetano dove convivono la pace interiore e l’eterna giovinezza conquistate grazie alla saggezza ed alla intelligenza. Ne esce fuori una favola laica che ci deve far riflettere sulla correttezza o meno della direzione presa dalla nostra società moderna e che confronta tutta la visione della vita propria della filosofia orientale con quella occidentale puramente materialista .
Il messaggio forse è un po’ semplicistico ed ingenuo ma sono le osservazioni più semplici che ci possono far riflettere su temi importanti. Un classico da avere sempre a portata di mano.
I SOGNI E LA CABALA

Interpretiamo i sogni … diamo i numeri !!

BRACE:
- Con fiame vive : Eccitazione sessuale : 7
- Con molta cenere : fallimento d’impresa : 83
- Vi versate dell’acqua : repressione :11


VOSTRA ZIA:
- Vestita da pompiere : siete ancora ragazzi : 5
- Nuda a cavallo : astinenza da molto tempo : 29
- Vestita da minatore : inesperienza in amore : 75

Per la ricostruzione seguente siamo grati al gruppo di studiosi storici facenti capo al circolo C.R.A.L. di Treviso dove, perfezionando il metodo per giocare a calcio balilla con i calzini nelle buchette, sono riusciti a produrre prove sicure che avvalorano la nostra ricostruzione.
Durante la primavera del 1548, a seguito delle richieste da parte degli estensi di un quantitativo enorme di pavarazze da destinarsi alle libagioni per la nascita del primogenito maschio della famiglia, tutti i vongolari attivi nel Comacchiese e nel Chioggiotto si adoperarono per soddisfare i bisogni della corte (1). Fra questi tale Marcolin Raspa si segnalava tra i più attivi nel consegnare alla signoria sacchi ricolmi del prezioso bivalva. Mentre giornalmente le imbarcazioni di corte risalivano i canali fino a Ferrara con il prezioso carico – in massima parte fornito dal buon Marcolin – montava un certo disappunto, figlio certo dell’invidia, da parte degli altri vongolari, di certo non molto contenti del sempre maggior prestigio che il Raspa aveva a corte.
“ A ghe un tranel !!” era il comune sentire tra i raspatori di conchiglie invidiosi del nostro.
Il 5 Aprile 1548 la lite generale scoppiò: bande rivali di vongolari si affrontarono nella laguna chioggiotta prima dell’alba. Divisi in due schieramenti rivali, novelli guelfi e ghibellini, pugnarono senza esclusione di colpi. Di questo scontro rimase per secoli il tradizionale palio del vongolaro di Chioggia: i rappresentanti dei diversi quartieri marinari si affrontavano con sacchi di juta ripieni di gusci di vongole colpendosi ripetutamente il basso ventre. La vittoria era proclamata per abbandono dell’altra squadra. Memorabile l’ultimo palio svoltosi nel 1965: i quartieri dell’Orologio e Porta Ferrovia si affrontarono per quattro giorni continuativamente. Per permettere il protrarsi dei randellamenti e vista la mobilità degli schieramenti in campo, fu necessaria la chiusura della statale Romea per diverse ore fino a quando il sindaco proclamò un salomonico risultato di parità.
Tornando a quel lontano scontro della metà del cinquecento, i documenti scritti ci narrano che al culmine della battaglia, quando il Marcolin da tempo cercava di cavare un occhio con le tenaglie di una granseola al vecchio Gastone Veronin e mentre quest’ultimo aveva scafandrato la testa del primo con una nassa per polpi, i due litiganti furono distolti dai loro disegni omicidi dall’arrivo dell’anziana cuoca della famiglia Semenzato che reclamava del pesce per la cena serale. Vista la situazione, al Raspa ed al Veronin non restò altro da fare che sancire un armistizio improvvisato e prendere a calci in culo la vecchia tentando di finirla a colpi di remi sulla nuca.
L’ episodio è riscontrabile nel cap. VII del “ De bello vongolae “ di Monsignor Laudadio, volumetto ancora oggi usato nei licei del Delta del Po dai professori di latino. Ne faceva cenno anche Calvino nel suo “ Il barone rampante “ in alcune pagine poi non pubblicate dall’editore. L’occasionale alleanza ebbe modo di ripetersi poco dopo, quando anche le rimostranze del prelato della piccola cappella sul cui sagrato si erano spostati gli scontri, furono affrontate in pieno accordo: il sacerdote fu ricacciato in canonica con una manciata di gamberi e la promessa di far ottenere a tutti una indulgenza plenaria. (2). Ormai gli eventi stavano per far sbocciare una grande idea, ma andiamo avanti con la nostra ricostruzione storica. Puntuali come gli strizzoni di pancia dopo il caffè, al tocco delle campane sbucarono dai canali le chiatte da Ferrara che reclamavano il carico quotidiano. Con terrore il Raspa ed il Veronin notarono che , a parte qualche sacchetto di vongole recuperate tra le natiche di Adorno Fanin e Frugolino Cavier - oggetto di goliardici tiri da parte di altri combattenti – nulla avevano da offrire. Non solo, i vongolari attivi, in grado di lavorare erano ridotti in numero risibile. Non rimaneva che affrontare uniti anche questo problema: agli emissari estensi venne comunicato che quel giorno non si era potuto pescare perché non si era verificata la bassa marea mentre il prezzo delle pavarazze doveva passere da 3 a 4 scudi il sacco altrimenti sarebbero stati costretti a vendere il frutto del loro lavoro alla signoria Malatesta, ghiotta anch’essa di vongole. Era nata la prima lotta di classe e la prima corporazione di pescatori del delta, esempio cooperativo che tanta fortuna avrebbe avuto in un futuro ancora lontano.
La cooperativa L’ Operosa di Lamporecchio, la compagnia della Ricciola di Livorno e l’accademia dello sgombro di Cesenatico non sarebbero nate senza la prima corporazione di vongolari del basso delta.
1) Si legga a tal proposito il rievocativo “La salama da sugo, pavarazze e pan pepato…….ed il brucia culo è assicurato” Astolfo Pignattaro – Ferrara 1905
2) Si vedano “La vita mistica dopo l’assunzione di frutti di mare“ – Bari 1642 Edizione a stampa della collegiata delle Carmelitane e “Il brodetto di pesce : la mia fede” - Orazio Nelson, Newcastle 1812
L’angolo delle recensioni ( queste sono vere )

Siamo lieti di offrire ai nostri lettori recensioni di libri realmente letti – ed è questa la vera novità – che ci hanno colpito e per i quali è giusto spendere qualche serata senza televisione.


JORGE AMADO : CAPITANI DELLA SPIAGGIA

Un affresco commovente e profondo di una banda di ragazzi che infesta il porto di Bahia in un’epoca di oppressione e rivolta tra le classi sociali. Non è uno dei romanzi più famosi dello scrittore brasiliano ma offre intatte tutte le caratteristiche della sua letteratura: una descrizione critica della nascente società industriale e commerciale brasiliana metafora delle discriminazioni proprie di ogni sviluppo economico. Ma se è difficile emanciparsi dalla propria classe sociale di nascita è comunque sempre possibile trovare la propria strada per emergere.
Il solito affresco dolce amaro e senza tempo del Brasile di Amado che ognuno di noi può ritrovare vicino a sé.


CHITRA ANERJEE DIVAKARUNI : LA MAGA DELLE SPEZIE

“L’assunzione delle spezie descritto in questo libro va effettuata esclusivamente sotto la supervisione di una qualificata Maga delle spezie”. E’ questa l’avvertenza che si legge all’inizio del libro di questa scrittrice dove si narra la vita di questa vecchia signora indiana trapiantata in California che tutto può curare con l’aiuto delle sue spezie. E così persone diffidenti o bisognose di aiuto ricevono la loro terapia a base di timo o cannella. Una fiaba sottile dove la magia delle spezie riesce a far superare le difficoltà che si incontrano dopo aver lasciato un paese ormai irrimediabilmente lontano ma anche quelle difficoltà che ognuno di noi può trovare o anche solo immaginarsi.
Una favola al sapore d’Oriente in salsa agrodolce.

martedì 9 marzo 2010



Lo abbiamo anche noi !!!



Nella sede dell’ Araldo si è materializzata la replica dell’ oggetto misterioso che è stato lanciato a Milano all’ indirizzo di un noto personaggio politico. Sarà mostrato al pubblico al pari della Coppa Rimet, del primo costume di Tarzan e dei primi sci appartenuti a Zeno Colò. E’ gia stato sventato un primo tentativo di furto da parte di noti collezionisti di memorabilia . Si ha notizia che in alcuni Luna Park lombardi oltre ai tradizionali giochi quali le montagne russe, il calcio in culo ed il pugno di ferro sia anche comparso il nuovo gioco : Tira al premier. Un’ attrattiva che trova molti estimatori e che sarà esportata in altre regioni italiane dopo le feste di Natale. Un nutrito gruppo di fedeli lettori si è già iscritto al primo torneo organizzato per il mese di gennaio 2010 ed ha già iniziato gli allenamenti nelle vicinanze dell’ aeroporto della Spreta.










Segnalateci il vostro indirizzo mail al quale sarà di volta in volta inviato il nuovo numero in formato pdf. Basta anche solo mandarci un messaggio di saluto. ( Gli insulti non sono ben accetti ).
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L’ARALDO DELLA BASSA - ANNO III NUMERO 4 - araldodellabassa@hotmail.it
NUOVA EDITRICE ANONIMA – NUMERO DI COPIE ASSOLUTAMENTE IGNOTO

Ringraziamo tutti quelli verso i quali siamo in debito circa le tematiche trattate, per gli spunti e gli articoli utilizzati, ma assicuriamo di non aver pagato nulla – né tantomeno di volerlo fare in futuro - per i diritti di autore. Libero pensiero e libere idee.
POLITICA ED ECONOMIA

Dopo l’increscioso lancio di Milano - su cui torneremo in ultima pagina - tutti i simboli cittadini che possono rappresentare una possibile minaccia per l’ incolumità dei nostri politici saranno banditi e ritirati dalla vendita : scompariranno le gondole sul piedistallo da Venezia, i piatti di conchiglie dalla riviera ligure, i piccoli David di Michelangelo dalla Toscana, i Colosseo di creta a Roma e le sfogliatine vecchie a Napoli. Già dichiarate fuorilegge nei giorni scorsi la pasta di mandorle in Sicilia ed il cacio cavallo con l’impugnatura da lancio delle Puglie. Si guarda ora con sospetto a tutti i formaggi stagionati. Questo il prossimo passo del nostro governo di cui l’ Araldo ha avuto notizia direttamente dalle commissioni parlamentari , grazie ai contatti di cui la nostra testata gode. Ammessi solo souvenir in silicone profumato, tali da poter essere sparati sul viso del premier non arrecandogli danno. L’ Italia diverrà il primo paese al silicone legalizzato….Enormi opportunità per le nostre aziende di materiale plastico, milioni di nuovi posti di lavoro che non potranno che facilitare la ripresa economica.